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LUOGHI, NON LUOGHI, ALTRI LUOGHI Cronache dalla fine dei tempi

massimo franceschini blog

Il mio debutto nella narrativa con una raccolta di 5 racconti a carattere fanta-distopico, con la prefazione di Maria De Deo.

Qui per acquistarlo
Questo articolo serve a promuovere il nuovo libro per “All’insegna del Sagittario”, una collana delle Edizioni Sì.
Il libro non è un saggio come i tre precedenti, ma una raccolta di racconti a carattere fanta-distopico, con la prefazione di Maria De Deo.
Questo il video della presentazione
Questo il trailer del libro

Qui la pagina Facebook dedicata al libro.
(AI free)


25 agosto 2024
Chiudendo la prefazione della raccolta fanta-distopica Luoghi, non luoghi, altri luoghi, Maria De Deo dimostra di essere entrata perfettamente nelle mie esigenze espressive: «A conclusione di questa disamina dell’opera, la domanda che ci si pone è la seguente: se un buon libro è sempre uno strumento di riflessione e/o di ripensamento innanzitutto del proprio sé nel mondo, chi mai sarà disposto a fare questa operazione, fatti salvi coloro che già hanno utilizzato il famoso pensiero critico e che perciò assentiranno “naturalmente” ad ogni rigo di questi racconti? Riuscirà la forma letteraria a scardinare la opaca follia di questa società? Servirà auspicabilmente a qualcuno dei “convinti”, dei “terrorizzati”, dei “condiscendenti”, dei “dormiglioni”, dei “responsabili”, dei potenziali delatori? Tornerà il produttivo e vitale dià-leghein fra i diversi a originare un logos virtuoso? Finiranno le mortifere opposizioni e separazioni? Interrogativi che finiscono nella cruna dell’ago in cui vorremmo vedere tornare a migliaia cammelli ormai perduti».

21 luglio 204
Nella prefazione al quinto e ultimo racconto della raccolta fanta-distopica, che ha a che fare con la musica, Maria De Deo afferma: «Qui vorrei lasciare al lettore la libertà di concepire il corrispettivo della metafora della Musica. Certo sottolineerei l’importanza data dall’autore alla conoscenza della sua struttura, della sua funzione, della sua utilità, della necessità di saperla eseguire in “armonia” con se stessi e auspicabilmente con gli altri, anche qui nella più piena consapevolezza». […] «Torna la prefigurazione ottimistica di una utopica via a un mondo diverso, finalmente a dimensione umana. Mi preme soltanto di segnalare un richiamo che può sovvenire a chi abbia letto il Silmarillion di Tolkien: anche lì un racconto fantasy di una cosmogonia in cui tutto funziona finché Eru diffonde l’armonia in tutto il creato e fino a che Melkor si scioglie dall’armonia per puro egoismo dando così origine al male e alla disgregazione. La distonia distrugge la corrente spirituale positiva che tutti gli esseri dovrebbero canalizzare ed usare per migliorarsi e migliorare la società e il mondo. Occorrerebbe negare la possibilità alla “comunicazione” di chi detiene il potere di indirizzarci verso mete che il potere vuole e ci fa apparire come “normali” e accettabili. Sottrarsi alla deriva macchinizzata di quello che fu il moloch di Metropolis di un profetico Fritz Lang (si era nel 1927 e si parlava di una società del 2026!) o alla robotizzazione preconizzata da un medianico R.U.R. di Čapek (testo del 1923 che rapì letteralmente gli statunitensi), comprendere che l’uomo non può essere sostituito da un surrogato sintetico di silicio o quantizzato di una “intelligenza artificiale”, avere consapevolezza che il destino dell’umanità non può e non deve andare nella direzione della sua stessa distruzione: questo occorrerebbe comprendere e cominciare ad attuare».


2 giugno 2024
Dalla prefazione di Maria De Deo al quarto racconto della raccolta fanta-distopica: «Il quarto racconto, “ORA LO SAI, ORA PUOI!”, delizioso, nella più classica cornice del fantascientifico, ci accompagna per mano nell’ipotesi suggestiva [di] una particolare restituzione dalla vita precedente. […] Ci si lascia condurre molto facilmente nel narrato di questo racconto fino a scoprire che ciò che può apparire come una gabbia o un limbo, senza tempo né luogo, può palesarsi utile alla nostra epifania, la nostra consapevolezza».


23 maggio 2024
Dalla prefazione di Maria De Deo al secondo racconto della raccolta fanta-distopica: «La scelta dei “luoghi”, non luoghi comuni, forse più luoghi dell’anima, dove incontrarsi ed incontrare chi è percepito come affine riconduce, banalmente, alla situazione in cui si trovarono gli amici boccacceschi durante l’epidemia trecentesca di peste nera. Anche qui si pone sullo sfondo la problematica del rifondare le strutture relazionali e i valori fondamentali dell’umanità. Il gruppo di amici che si ritrova da Augusto e Sonia si stringono attorno a “cose semplici” e condivise. Con molta autoironia ci si chiama a vicenda “complottista troglo”… seguito dal numero progressivo dei nuovi sodali. Fra argute ma sobrie citazioni letterarie che spaziano dal cinema alla musica, Massimo Franceschini non ci nasconde che non si torna indietro e nulla è più accettabile della vecchia gabbia. Questa ricerca, va detto, va condotta in un ambiente tuttavia malsano che viene nitidamente percepito dai protagonisti come non libero, presidiato da tristi figure, come fantocci sullo sfondo, di “impauriti” o “responsabili” guardiani del disastro, tristi e inquietanti personaggi di un quadro metafisico dechirichiano, immobili e minacciosi: un mondo a rovescio dove “i pazzi sono la normalità”, così chiosa Franco. Da una parte il sistema, con il suo canovaccio odioso di distanziamenti, separazione, isolamento; dall’altra la voglia di convivialità e autenticità, di abbracci, di scambi. Il lanternino di questa recherche è il pensiero critico: esso aggrega i simili che si cercano e si trovano in ciò che condividono con passione: cultura, arte, musica, culinaria,… amore. Affinità elettive per dirla all’antica».


22 maggio 2024
Dalla prefazione di Maria De Deo al secondo racconto della raccolta fanta-distopica: «La voglia irrefrenabile di autenticità alla quale aggrapparsi ma soprattutto da difendere dai durissimi attacchi del “socialmente convenzionale” e dall’andazzo, da un abnorme anormale fatto di piccole, schiocche ma fastidiose ed insidiose cose che volevano apparire come normalissime. Il tessuto del mondo pre-pandemico appare dunque ai protagonisti come un tappeto filato di menzogne, ordito di veleni, ricamato di falsi miti. “Possibile che nessuno capisca cosa sta realmente accadendo?” si chiede incredulo Franco. La domanda, apparentemente banale, è il filo conduttore di tutta la serie di racconti, come una consapevole recherche controcorrente che l’Autore compie attraverso i suoi personaggi».


25 marzo 2024
Un estratto riferito a questo libro, da una conversazione con un amico:
«[…] e complimenti per il tuo libro, a tratti per me inquietante, ma creato dalla penna di chi la scrittura esercita e controlla con autorevolezza e fantasia».


7 febbraio 2024
Alcuni lettori mi dicono che il primo racconto della raccolta potrebbe appartenere alla serie Black Mirror che in effetti non conosco, se non per sentito dire, dato che non amo molto le serie. Sono andato a leggere su wiki di cosa si tratta e devo dire che in effetti potrebbe, anche se credo avrebbe potuto essere più un suo spin-off, visti i produttori di Black Mirror: troppo mainstream per far passare certi tipi di messaggi…
Qui il link del libro su il Giardino dei Libri, ma si trova anche su Macrolibrarsi e, ovviamente, su Edizioni Sì:
https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__luoghi-non-luoghi-altri-luoghi-franceschini-libro.php?id=216558&utm_medium=cpc&utm_source=google&utm_medium=cpc&utm_campaign=GDL+Performance+Max+-+Libri+%3E+Racconti+e+saggi&pn=71&gad_source=1&gclid=Cj0KCQiAgqGrBhDtARIsAM5s0_lTRUx5bihVF9A2nVdjOZXl_sxFcsWzt7jhgw0I-U_RQ2oCUJU0AhkaAkhEEALw_wcB


20 gennaio 2024
Altri due report dai lettori di LUOGHI, NON LUOGHI, ALTRI LUOGHI

Il primo gennaio un’amica mi fa gli auguri e mi dice questo:
«Buongiorno e buon anno! Ho letto il tuo libro, stai diventando un bravo scrittore e oratore, l’augurio per questo nuovo anno è che le tue parole siano ascoltate!»

Qui invece un amico che mi conosce da ciò che scrivo riguardo alla politica e all’attualità e dai miei video:
«Eccellente narrazione, regia mai scontata, si legge volentieri e con profitto per il pensiero e non solo. Complimenti».

Il libro si può prendere su Edizioni Sì:  https://www.edizionisi.com/libro_titolo.asp?rec=298&titolo=Luoghi_non_luoghi_altri_Luoghi&fbclid=IwAR3ZPabYZsVrCGJ6HZ_nWqgYbVuuloBom4dSQyAc14ggduFQY8vPAW43FkQ

Su Il Giardino dei Libri: https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__luoghi-non-luoghi-altri-luoghi-franceschini-libro.php?id=216558&utm_medium=cpc&utm_source=google&utm_medium=cpc&utm_campaign=GDL+Performance+Max+-+Libri+%3E+Racconti+e+saggi&pn=71&gad_source=1&gclid=Cj0KCQiAgqGrBhDtARIsAM5s0_lTRUx5bihVF9A2nVdjOZXl_sxFcsWzt7jhgw0I-U_RQ2oCUJU0AhkaAkhEEALw_wcB

Su Macrolibrarsi: https://www.macrolibrarsi.it/libri/__luoghi-non-luoghi-altri-luoghi.php

Se lo avete letto e volete mandarmi il vostro commento lo pubblicherò, grazie!


4 gennaio 2024
Dalla prefazione di Maria De Deo alla raccolta di racconti fanta-distopici LUOGHI, NON LUOGHI, ALTRI LUOGHI, un estratto della recensione al secondo racconto:

«Il solco temporale e spaziale in cui l’autore colloca i personaggi del secondo racconto “AMARSI È FACILE”, e ne dispone le vicende, è quello molto nitido che ha attraversato le nostre vite, dal 2020 al 2022, con un vomero lacerante e persino dilaniante, che ha tracciato uno spartiacque impossibile da ricucire: dove al di là c’era ormai il passato prossimo, al di qua il presente e, probabilmente, il futuro. Irricucibili. La penna efficace di Franceschini ci mostra la devastazione pressoché totale del mondo ante quem che ci è proposta subito come uno stato di fatto non chiaro a molti ma solo a chi, come i protagonisti del racconto, ne prendono atto: Franco, il soggetto intellettualmente lucido ed Elisa, la ragazza emotivamente percettiva, disegnano nei loro dialoghi caratterizzati da una incredibile intesa empatica, la “gabbia” sociale dei vecchi valori e disvalori nella quale si viveva perfino con malessere o noia il mondo precedente al biennio funesto».


29 dicembre 2023
Iniziano ad arrivare i primi report dai lettori di LUOGHI, NON LUOGHI, ALTRI LUOGHI

– Questa una prima impressione di un amico scrittore alla prima stesura del primo racconto breve, quando ancora non avevo considerato di fare una raccolta:
«Caro Massimo, ho letto il tuo fantastico racconto breve pieno di allusioni ed ironia. Lo trovo moderno nello stile – attuale narrativamente – penso che qualsiasi rivista potrebbe pubblicarlo».
Successivamente gli mandai anche gli altri 4:
«Caro Massimo, sono buoni intrecci e di buona qualità letteraria».

– Questi dei passaggi estrapolati da una conversazione con un amico, che mi stava chiedendo delle cose sul quarto racconto:
«Bella storia comunque».
«Grazie! Il primo racconto ti è piaciuto?»
«Sì, sa un po’ del Calvino distopico, come anche quello della mail [il terzo racconto, che è il testo di una mail. Nda]».
«Beh, è un grande complimento, grazie!»
«Ho letto poco di Calvino, ma quel poco me lo ricorda, pur in altra ambientazione. Calvino aveva più ritmo forse, però concettualmente siamo lì».
«Beh, grazie!»
«Invece in tutta onestà non mi è piaciuta la seconda storia, ma io odio i racconti d’amore. Quindi sono prevenuto».
«Per come l’ho scritta la considero un po’ fantascientifica anche quella…».
«Sì ma io ho proprio il blocco per ammiccamenti e smancerie… Nei racconti intendo, anche fosse Dostoevskij a scrivere. Oggi leggerò anche l’ultimo, la lettura è molto scorrevole, il che è un pregio».
«Sì, grazie…. sono appassionato di cinema… credo un po’ mi aiuti».
Dopo qualche giorno ebbi con lui un brevissimo scambio, e approfittai per chiedergli dell’ultimo racconto:
«L’idea è interessante».

– Un’amica mi scrive questo in chat:
«Prima o poi riuscirò a leggere il tuo libro… ho letto solo uno dei racconti e mi è piaciuto tantissimo! “Amarsi è facile” [il secondo, una storia d’amore che inizia ai tempi del lockdown. Nda]. È stato tutto accelerato in quel periodo. Anche le relazioni. Chi si era appena conosciuto non ha potuto/voluto approfondire il rapporto. C’è stato invece chi ha deciso una convivenza affrettatamente. Sono riflessioni che meriterebbero maggior considerazione e fornirebbero risposte a tante coppie. Bravo Massimo!»

– Un’altra amica mi manda questo report provvisorio:
«Sono arrivata al tuo quarto racconto: Il primo particolarissimo, il secondo completamente diverso e divertente è finito troppo presto, lo avrei letto ancora a lungo. Il terzo anche mi è piaciuto, riesce a catturare l’attenzione e colpisce, chissà letto da uno non di noi come viene percepito [con “uno non di noi” intende una persona non dissidente con lo status quo, come lo siamo noi. Nda]. Ora mi mancano gli ultimi 2».
Finita la lettura mi dice questo:
«Finito il libro. Molto bello il racconto sull’eredità del passato [che sarebbe il quarto. Nda], quello come il secondo erano da romanzo. L’ultimo particolare, più leggero. Complimenti».

Questo il link dove ordinare il libro!
https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__luoghi-non-luoghi-altri-luoghi-franceschini-libro.php?id=216558&utm_medium=cpc&utm_source=google&utm_medium=cpc&utm_campaign=GDL+Performance+Max+-+Libri+%3E+Racconti+e+saggi&pn=71&gad_source=1&gclid=Cj0KCQiAgqGrBhDtARIsAM5s0_lTRUx5bihVF9A2nVdjOZXl_sxFcsWzt7jhgw0I-U_RQ2oCUJU0AhkaAkhEEALw_wcB


19 dicembre 2023
Nella prefazione al primo racconto distopico, Maria De Deo afferma questo:

«Massimo Franceschini infine ci mette in guardia da una trappola dovuta ad eccesso di presunzione di quanti si affermano automaticamente come “alternativi”:

“[…] con i pochi veri amici li abbandonammo ben presto in quanto si rivelarono sostanzialmente uguali agli altri, solo meno ipocriti, […] praticando però gli stessi passatempi hot-demenziali degli altri! Finirono così, di fatto, per diventare la propaggine più avanguardista della distopia, addirittura capaci di rivendicare il valore civile della ‘Nuova Socialità Liberata e Nonviolenta’, completamente affrancata dei residui tabù che ancora sarebbero resistiti fino alla metà degli anni trenta”.

E come un vecchio e sconsolato luddista post atomico l’io narrante del racconto auspica di:

tornare a vivere usando il livello tecnologico appena precedente all’avvento della telefonia mobile. Oltre a questo, sembra voglia riuscire a gestirsi con lo stesso livello istituzionale di quell’epoca, il vecchio, malandato ‘stato di diritto’, cercando però di ‘aggiustarne’ i meccanismi che lo avevano fatto collassare nella tecnocrazia odierna».

Questo il link dove ordinare il libro, regalatelo per Natale!
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28 novembre 2023
Dalla prefazione di Maria De Deo, uno stralcio riguardante il primo racconto della raccolta:

«Appare evidente nel pensiero di Franceschini come i fatti, laddove analizzati con strumenti critici, vengono vissuti ed elaborati senza intoppi, ormai liberati da orpelli inutili, dalle ipocrisie e dalle idiosincrasie. Gli anticorpi alla follia contengono anche un enzima, un acceleratore di reazioni chimiche, intellettuali e sentimentali che fanno sì che ci si “riconosca” senza bisogno di “conoscersi”, in una immediatezza sorprendente e del tutto virtuosa».

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21 novembre 2023
Questo non è tratto dal libro, diciamo che è in linea…

Ma perché ce la prendiamo solo con il patriarcato o il matriarcato? Perché non contro il “genitoriale”? Contro la famiglia naturale? Ah… è già stato fatto da tempo? Ah ecco… mi pareva infatti… Come? Siamo all’ultimo stadio in cui i telefoni sostituiscono libri e amici e la scuola assolve la famiglia dall’educazione? Allora perché ci lamentiamo? Non abbiamo cittadini modello? Come come? Crimine in aumento e i complottisti pretendono giustizia? Rivoluzione? Ma la psichiatria non fa niente? Come come? Stiamo preparando segnalazioni automatiche psichiatrizzanti con celle imbottite a prova di diritti umani? Però mancano i fondi? Che aspettano con la moneta digitale? La stanno preparando ma ha qualche problema? E nel frattempo? Ancora guerre, tv ed emergenze varie? Vabbè… almeno sappiamo che funziona… speriamo facciano presto comunque… non si sa mai è… magari qualcuno capirà come risvegliarsi… non dobbiamo perdere tempo!


15 novembre 2023
Questo il testo della presentazione del libro:
https://www.massimofranceschiniblog.it/2023/11/14/luoghi-non-luoghi-altri-luoghi-cronache-dalla-fine-dei-tempi/#more-4250


13 novembre 2023
Ecco il video della presentazione di Genova!
https://www.youtube.com/watch?v=_r0f-ynqkj4


31 ottobre 2023
Mi stanno arrivando le prime conferme che il libro quando ordinato arriva nei tempi previsti.
Mandatemi le vostre recensioni, saranno pubblicate!
Buona lettura!


24 ottobre 2023
ECCO IL NUOVO LIBRO!
https://www.youtube.com/watch?v=OJEh13pr9eo


22 ottobre 2023
https://www.youtube.com/channel/UCEiL8tzAFvIAz0KFGBID9LQ
Ciao, questo il book trailer del nuovo libro, un debutto nella narrativa con una raccolta di racconti fantastico-distopico-fantascientifici, con la prefazione di Maria De Deo.

Qui il link dove prendere il libro: https://www.edizionisi.com/libro_titolo.asp?rec=298&titolo=Luoghi_non_luoghi_altri_Luoghi&fbclid=IwAR3ZPabYZsVrCGJ6HZ_nWqgYbVuuloBom4dSQyAc14ggduFQY8vPAW43FkQ


21 ottobre 2023
https://www.edizionisi.com/libro_titolo.asp?rec=298…
Finalmente è uscito il libro!
5 racconti brevi che rompono quella che sembra una realtà inespugnabile…

5 racconti, quattro brevi e uno lungo, fra distopia e realtà (anch’essa distopica) che segnano il debutto nel campo della narrativa del saggista Massimo Franceschini, impegnato da sempre sul fronte del rispetto dei diritti umani.
5 racconti senza la possibilità di interrompere la lettura, tesi e intensi, che obbligano alla riflessione e conducono alla scoperta di cosa è veramente importante nella vita, e di cosa invece ci viene imposto da un sistema malato di potere”.


20 ottobre 2023
Ciao a tutti, le prime copie del libro dovrebbero arrivarmi a breve e sempre in poco tempo dovrebbe essere ordinabile sulle più importanti piattaforme librarie; appena sarà disponibile ve lo farò certamente sapere. Intanto uno stralcio dalla prefazione di Maria De Deo relativa al primo racconto della raccolta: “Il protagonista assoluto di cui brilla l’assenza, in tutto questo precipitare di eventi, è il più volte evocato pensiero critico. L’Autore ovviamente sa che esso soltanto può essere il filo di Arianna di chi non si è mai addormentato. Il pensiero critico, inarrestabile, conduce lui soltanto a smascherare storture, inganni, soprusi, angherie, illegalità autorizzate… Tuttavia è amaramente ovvio constatarne il rarissimo esercizio: se ne teme l’estinzione, perso nella nuova normalità eterodiretta ed eteroinformata dal nuovo dio nascente, l’IA, l’intelligenza artificiale. L’abuso trionfa: abuso di stupidità, di terrore, di superficialità, di creduloneria, di mistificazione, di in-formazione, di potere. Tutto edulcorato, attraverso nuovi lemmi linguistici o facili etichette con le quali liquidare qualsiasi affaccio di dubbio. Tutto orchestrato e somministrato da coadiutori della trasmissione di questa nuova in-cultura, nei racconti perfettamente individuati come mainstream, tivvu, influencer, ecc. ecc. veicoli della normalità della follia, del capovolgimento totale di parametri, norme, paradigmi, valori, e dell’indottrinamento di sentimenti, emozioni, pensieri”.


12 ottobre 2023
Dalla prefazione al primo racconto della raccolta in uscita, commentando i parallelismi del racconto distopico con la realtà odierna, Maria De Deo ne coglie esattamente il senso: “Insomma l’essere umano che accetta, anzi reclama la propria disumanizzazione in nome… di una fobia non controllabile. Che la fobia sia autogenerata e prontamente cavalcata dagli untori del potere, o che essa ormai prosperi nei cervelli malati di chi la pratica, poco importa. Ormai con la sua carica virale (la parola è perfetta) ogni devianza viene accolta e passivamente calata sulle proprie menti e nei propri corpi, senza più voglia o capacità di farsi domande sulla salubrità di certe pratiche, sulla nocività di certe sostanze e di certe azioni che finiscono per riverberare irrevocabilmente, come le peggiori droghe, sulla propria salute“.


9 ottobre 2023
Il nuovo libro sta andando in stampa! Fra pochi giorni sarà ordinabile sui più noti siti librari come Il Giardino dei Libri, Macrolibrarsi, IBS, Amazon, Mondadori, ecc. Leggiamo un estratto dalla quarta di copertina:

“In cinque godibilissimi racconti Massimo Franceschini lancia uno sguardo a 360 gradi sul nostro presente e sul futuro, prefigurato una volta in maniera distopica e una volta in maniera ottimista.

È facile, ed è addirittura inevitabile, immedesimarsi nei personaggi e nei loro fitti dialoghi che creano la trama dei racconti. Queste figure di donne, uomini e bambini che non accettano imposizioni o distorsioni, si muovono in tempi (e in luoghi) sospesi, in cui ciò che accade oggi qui è prefigurazione di ciò che accade domani, ovunque.

Questo crea nel lettore una sensazione di spaesamento che lo spinge a continuare ansiosamente la lettura proprio per scoprire dove come e quando la storia si risolverà, e sarà dunque possibile di nuovo toccare terra.

Sotto forma di messaggio dal passato, Franceschini  prova anche a indicare una via d’uscita (autentica, non solo letteraria), uno svincolo dell’autostrada che qualcuno ha costruito per portarci a una destinazione che non abbiamo scelto, e non vorrebbe lasciarci scegliere”.
massimo franceschini blog


3 ottobre 2023
Dalla prefazione di Maria De Deo al libro di prossima pubblicazione, un passaggio riguardante il primo racconto: «[…]il primo e più lungo dei cinque racconti di questa silloge “GUARDA PURE”: suddiviso in episodi situazionali che vanno tutti a meglio definire il quadro del tema del futuro grottesco che si prefigura, il racconto analizza la genesi e lo sviluppo della “follia” che diviene “normalità”, il paradosso che diviene norma, il cosiddetto sentimento sociale elementare che diventa mezzo di procreazione di fobie e strumento di diffusione del panico da esse generato. Causa di questa aberrazione sociale è la surreale signora Abby che suo malgrado diventa un’influencer all’ennesima potenza, innescando il “Caso metro Fulton Street” e la stortura che da esso deriva al mondo».


26 settembre 2023
Dalla prefazione di Maria De Deo, in merito al racconto distopico GUARDA PURE, il primo del libro di prossima uscita: “[…]in questo racconto Franceschini deforma alcuni aspetti della realtà vissuta di recente, ma è evidente che in questa operazione non vi è inverosimiglianza: ogni dettaglio, ogni sviluppo temporale della vicenda, ahinoi, è ben credibile, verisimile, perfino reale. L’Autore ci sta facendo guardare, attraverso le sue metafore e i suoi occhiali di prefiguratore, la realtà potenziata di quello che è già accaduto”.


25 Settembre 2023
Non dovrebbe mancare molto all’uscita del mio debutto nella narrativa con questa raccolta di 5 racconti per certi versi “fantastici”, non solo distopici, in qualche modo “ricostituenti”…


20 settembre 2023
Ciao, questo l’incipit della prefazione a cura di Maria De Deo al nuovo libro di prossima uscita per i tipi di All’insegna del Sagittario, LUOGHI, NON LUOGHI, ALTRI LUOGHI Cronache dalla fine dei tempi:

«Quando L’Editore mi propose di redigere una prefazione a questa serie di racconti di Massimo Franceschini, volle ingolosirmi dicendomi che si trattava di racconti distopici. Leggendo appare via via evidente come ad essere distopica sia, paradossalmente, la realtà, quella vera e vissuta, assai più di quella in essi prefigurata. E l’Autore ce la mostra con una evidenza persino disarmante.
In maniera intelligente e in una forma piana e chiara questo libro pone motivi profondi di riflessione: una riflessione culturale ed esistenziale. Affrontando temi come l’impoverimento del tessuto sociale, la mediatizzazione dell’esistenza, l’esercizio del linguaggio che crea “narrazioni” e diventa normativo, l’atrofizzazione del pensiero analitico e critico, la tecnocrazia distopica, il divide et impera, l’egoismo vuoto, la devalorizzazione del mondo, il sincretismo materialista che mortifica la spiritualità e la soggettività umana, la perdita di responsabilità… Tutti temi che chi ha modo di seguire Massimo Franceschini nel suo blog riconosce come suoi.

La raccolta si sviluppa su cinque racconti: quattro brevi ed uno lungo».


19 settembre 2023
Luoghi, non luoghi, altri luoghi, accarezzati, pensati, vissuti con la mente da quel vortice di suggestioni che il presente ci fornisce, ancor più distopiche delle necessità che Massimo ci racconta, capaci di fendere la realtà per consegnarci all’indicibile che abbiamo dentro, come anelito inespresso, sempre più improponibile.

Massimo ci invita a superare il civile non detto, silenziato dal becero chiacchiericcio, ci sveglia dal torpore dei nostri giorni per dirci che siamo già ora alla fine dei tempi, ma che non tutto è perduto, a patto di esser di nuovo capaci di forza creativa e di un ritorno al pensiero, di altri luoghi e altri destini.

Maxwell, Elisa, Franco, il Signor X, Richard, Lawrence e Alan lasceranno in voi delle tracce indelebili, sulle quali immaginare di costruire un futuro che non sia già scritto dalle nebbie di un presente sempre più confuso.

Buon ritorno.

Grazie dell’attenzione e a presto con l’uscita del libro!

 

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