Siamo al settimo contributo su questo spazio libero, disponibile a quanti si sentono sollecitati dalle mie “Lettera R”. Questa volta l’autore sono io stesso.
Pubblicato anche su Sfero e Ovidio Network
Ogni normalità dev’esser provocata, ma guai a difenderla.
Ogni messaggio rigirato, ma guai non apprezzare.
Ogni racconto riscritto, ma guai non sottoscrivere.
Ogni rapporto rivoltato, ma guai esprimere un dubbio.
Ogni valore demolito, ma guai indugiare nei rimpianti.
Ogni attimo messo a disposizione, ma guai alle perplessità.
Ogni momento uno spettacolo, ma guai non mostrare sorpresa.
Ogni storia dev’essere come in tv, ma guai a chieder verifiche.
Ogni sovranità è nei parlamenti, ma guai a pensar da complottista.
Ogni tecnologia va implementata, ma guai sottoporla ad analisi etica.
Ogni progresso è auspicabile, ma guai insinuare il contrario.
Ogni trasgressione è ormai norma, ma guai a chi la contesta.
Ogni menzogna è verità, ma guai a pretenderne ragione.
23 febbraio 2023
fonte immagine: Rawpixel
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In italiano, la lettera R è unica nel pretendere vibrazione, speciale perizia, anche nel costruire soluzione alternativa in chi non trova la sua strada.
Lettera R quindi come riflessione, rivelazione, ricerca, risposta, residuale, recondito, rutilante, ruzzante, rischioso, repentino, rognoso, rovente, recupero, rarità, rapimento, ristoro, ritorno, raffinatezza, rigore, ricognizione, racconto, rappresentazione, ragione, religione, rettitudine, recalcitrare, resistenza, renitenza, rifiuto, reciprocità, riconoscimento, rispetto, rinuncia, rapporto, redivivo, ravvedimento, responsabilità.
Va benissimo,continuiamo a fingere di fingere .
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Grazie Massimo per questo martellante incedere di una ragione cieca, che procede a testa bassa, travolgendo tutto, anche il buon senso..
Di una ragione così non si può che chiedere ragione ad alta voce.
Rimango in attesa della seconda parte.
Grazie cara! Riguardo alla seconda parte credo che ti riferisci al racconto breve, non a questo, che non ne ha, giusto? Ciao.
No Massimo, mi riferisco alla pars costruens, quella relativa alla ragione che vorremmo.
Prendila come una amichevole provocazione.
Ok, capito, pensavo ti riferissi all’altra questione e ad una presunta indicazione di seguito, che non c’è, anche perché mi pare che di par construens in questi anni ne abbia scritte abbastanza, belle o brutte che siano. Te ne propongo una particolare, che in effetti potrebbe essere considerata destruens se letta com’è scritta, construens se usata dal fondo per risalire: https://www.massimofranceschiniblog.it/2022/09/28/dal-conato-di-una-consultazione-infame-una-storia-ancora-da-scrivere/#more-3144