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L’INETTITUDINE POLITICA CI COSTRINGERÀ SULLA STRADA

La miseria della politica “alternativa” lascerà alla strada ogni risposta

Pubblicato anche su Attivismo.info e Sfero

di Massimo Franceschini

Questo articolo sarà  un po’ “drammatico”, non solo per l’imminente intervento (sono in ospedale), ma per lo stato della politica italiana, mainstream e “mainstream alternativa”, che non lascia sperare.

Poche persone purtroppo, anche se validissime, hanno realmente compreso quanto andavo affermando qui e qui, poi formalizzato in questo libro e in questa proposta operativa.

Recentemente, solo Ugo Mattei ha iniziato a dire qualcosa che può avvicinarsi alla mia prospettiva qui, che ho commentato in questo video.

Successivamente ho iniziato a prendere in considerazione, né più né meno, quella che ho chiamato “fine dei diritti umani”, riconducibile alla definitiva distruzione dello Stato di diritto e della politica: cerco di spiegare le ragioni di ciò nell’articolo con cui, certo umilmente, anticipavo anche questo grande Agamben.

Successivamente, ho proposto un articolo in cui invitavo a questa campagna, immediatamente compresa e approvata da molti che addirittura l’hanno attuata in una manifestazione genovese, dove parecchi partecipanti portavano il logo “NO QR CODE” da me proposto, come testimonianza del rifiuto alla “marchiatura digitale”.

La campagna è stata poi “bocciata” su una chat dell’associazione che organizza le manifestazioni da pochissimi esponenti, evidentemente “influenti”, con motivazioni a mio parere inconsistenti di ordine “psico-emotivo”…

In seguito, l’ho riproposta all’interno di questo articolo, in cui ho svolto considerazioni inerenti alle manifestazioni, anche qui fornendo vari tipi di suggerimenti in ordine ai contenuti ed a varie problematiche, per certi versi vicine a quelle che ritengo necessario affrontare per costruire una seria politica alternativa.

Riproponendo anche il No Qr Code per chi dissente, da indossare h24 come testimonianza, ho espresso anche un suggerimento alternativo alla modalità con la quale si svolgono i cortei.

La drammaticità cui facevo riferimento all’inizio, è riconducibile non solo al fatto che le mie proposte non hanno avuto seguito, cosa del tutto comprensibile e che davo quasi per scontata, dato che non sono né conosciuto, né “autorevole” – questa è l’epoca dei titoli accademici e/o delle visualizzazioni, evidentemente anche per il mondo alternativo -, ma soprattutto a ciò che ho sempre premesso: ora è tardi, il terreno democratico è assai deteriorato da troppe decine di anni, e dal trauma 5S ancora troppi non si sono “ripresi” veramente.

L’antipolitica è quindi la vincitrice degli ultimi decenni, definitivamente sanzionata dalla delusione grillina, in effetti il loro vero “successo”, per la somma goduria di corporazioni e deep state.

Anche dovesse nascere un coordinamento nazionale di qualche tipo, credo che difficilmente avrebbe le qualità e le caratteristiche necessarie a diventare una forza di cui la politica e l’elettorato debbano tener conto, per tutta una serie di motivi che non sto qui a ripetere (per chi interessato propongo questa serie di video); comunque, come dico sempre, felice di sbagliarmi.

Quindi, non resta che farci forza, stringere ancor più i legami fra noi, prepararci al veloce deterioramento di diritti per chi continuerà a rifiutare marchi, tessere, carte di “credito sociale” condizionate, che diventeranno il nostro avatar tecnocratizzato.

Rifiuteremo l’identità digitale, la sola che lo Stato riconoscerà, e diventeremo così dei corpi senza diritti, un irresponsabile peso agli occhi degli inetti democratici, dei disinformati globali, dei collaborazionisti che si credono “responsabili” e che ci additeranno al pubblico ludibrio, come la fonte di ogni male.

E così, al compiersi del nostro destino, mi troverete in strada, con il No Qr Code al collo a chiedere un po’ di sopravvivenza in cambio di idee e parole, l’unico prodotto che forse, mi sarà ancora permesso creare.

Spero di ritrovarmi in numerosa compagnia, così dovranno uscire allo scoperto per prenderci.

Forse solo allora, qualcuno capirà.

31 ottobre 2021
Fonte immagine: pixabay.com

4 commenti su “L’INETTITUDINE POLITICA CI COSTRINGERÀ SULLA STRADA”

  1. Ciao Massimo,

    ci pensavo un po’, a questo partito che unisca tutti.. concordo sulla necessità di una unione politica senza la quale il “plutocrate” o chi per lui avranno facilmente ragione del Popolo italiano, facendo strame della sua civiltà giuridica e della Costituzione.
    Abbiamo chiaro il “cosa”, meno chiaro il “come”, perché le cose, tutte le cose, si realizzano in un modo strano, misterioso, imprevedibile, percorrendo sentieri sconosciuti. Le realtà sfuggono, come insegnava Platone… e quelle politiche non fanno eccezione.
    Il fatto che questo Movimento, come lo chiamo io, sia composto da mille piccoli gruppi, mille piccole associazioni, se da una parte ne rappresenta un limite, dall’altra potrebbe essere la sua forza.
    Mi spiego: qualcuno deve pur vigilare che quel partito unico non deragli una volta giunto in Parlamento, ne converrai. E chi puo’ farlo meglio delle componenti che in maniera organica, spontanea, un po’ alla volta gli hanno dato vita?
    In Parlamento dovrebbero sedere i rappresentanti di queste associazioni e non gente scelta a caso e che poi è disposta a tutto pur di non mollare la poltrona. Persone che abbiano dimostrato di saper anteporre al proprio l’interesse generale. Faccio qualche nome solo a titolo di esempio: Sara Cunial, Davide Barillari, Stefano Puzzer, Nandra Schilirò, Gianluigi Paragone, Erich Grimaldi, Fabio Duranti, Mariano Amici, Alessandro Meluzzi, Francesca Donato… la lista sarebbe lunga. Tutte persone cui, per un verso, sarebbe convenuto tacere o uniformarsi al “sistema”.
    Il “coordinamento” potrebbe essere un primo passo verso questa unione, una unione che nel cuore di milioni di Italiani esiste già e produce una grande forza. Le cose vogliono il loro tempo, le loro tappe e seguono un percorso sinusoidale, come quello degli aquiloni, con alti e bassi, scatti in avanti, battute d’arresto. E più uno le guarda da vicino, meno pare che funzionino. Ma per ironia, per eterogenesi dei fini o per altro ancora.. capita che si realizzino. Specie poi se le loro idee, a dispetto di tutte le apparenze, si fissano vivaci e brillanti in alcuni di noi…

    Un caro saluto e in un in bocca al lupo!
    Lorenzo

    1. Grazie caro, e benvenuto. La questione è assai complessa e personalmente l’ho approfondita abbastanza, anche nei video. Comunque, uno dei problemi è che proprio le persone che tu nomini almeno per ora, non ne vogliono sapere. Si accontentano delle loro “reti”, ma secondo me senza costrutto politico. Qui occorre scavalcare tutto ciò, con nuovi STATISTI capaci di parlare al Paese. Riguardo le deviazioni, c’è solo una medicina: continua, metodica, intransigente trasparenza, in ogni atto singolo e collettivo. Un caro saluto.
      Massimo

  2. Caro Massimo, il tuo pessimismo è corroborato dalla tempistica del flusso di eventi, nelle mani dei veri decisori cioè delle grandi casate borghesi che partecipano l’Élite apolide.
    Poco disturbo, dal livello dei plebei, giusto un chiacchiericcio di fondo peraltro monitorato minuziosamente.

    1. Grazie, caro e benvenuto. Infatti le cose stanno così, ma più che pessimismo parlerei di realismo, anche se sappiamo che spesso sono sovrapponibili.

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