Non concordo con chi, per marcare una reale differenza con il pensiero unico Occidentale, auspica un’opposizione che rispolveri parole come socialismo, comunismo o fascismo.Non concordo per il semplice motivo, lasciando stare altre ragioni politiche e filosofiche, che alla maggior parte delle persone, piaccia o no, non interessano dispute ideologiche ormai senza senso.
Il sistema attuale appare ai più, all’atto pratico, come un “meno peggio”, un “ordine” difficile da modificare in cui le ingiustizie sono ormai accettate con rassegnazione se non, addirittura, considerate caratteristiche fondanti e immutabili dell’associazione umana.
Attaccare il sistema con un’ideologia “opposta” può quindi apparire incomprensibile, avventuroso, pesino pericoloso: hai voglia te a parlare di capitalismo e neoliberismo, o addirittura incolpare genericamente il liberalismo.
La polarizzazione fa solo un favore al “sistema”, agevolandolo nella sua continua opera divide et impera della società civile.
Ecco perché, invece, occorre far leva sulle contraddizioni del sistema che si sostanziano proprio nel tradimento di quelli che sono, di fatto, i valori dello stesso sistema che si professa ipocritamente liberale: i diritti umani, le costituzioni nazionali e più in generale proprio lo Stato di diritto, ora svuotato della sua missione di difesa e attuazione dei diritti di tutti, occupato da burocrazie e snaturato da politiche al servizio di centri di potere più o meno occulti, delle corporazioni e della finanza.
Le false credenze son cadute nella storia, che a gran voce reclama l’alba di un nuovo giorno di dignità, libertà e creativa responsabilità.